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Premana: nel paesaggio un affascinante connubio tra territorio e insediamento umano. Arrivati a Piazzo si gira l’angolo e ci si sorprende ogni volta: il paese arroccato, con le montagne della Val Fraina sullo sfondo.
La strada per raggiungere Premana è una, unica nell’ultimo tratto che collega la Valsassina all’Alta Valle. Taceno, Margno, Casargo e poi Piazzo.
Si gira l’angolo e ci si sorprende ogni volta della sua bellezza: il paese, arroccato alla montagna come a farle da collana, e le montagne della Val Fraina sullo sfondo che delineano uno skyline difficilmente confondibile. Una cartolina.
Guardandola, sembra disegnata con le sue case una sopra l’altra, le strade strette e tortuose del centro storico che da lontano non si intravedono, la sua forma flessuosa e un po’ allungata, la sua romantica bellezza di borgo fuori dal comune, fuori dagli schemi e – ma solo all’ apparenza – un po’ fuori dal mondo!
Il suo paesaggio cambia colore come le stagioni, con i suoi boschi di castano, di faggi, di betulle e di pini e i vasti prati, verdi in estate ramati in inverno, dove tutt’oggi pascolano liberamente mucche, pecore e capre.
L’atmosfera è unica, nella sua tranquillità e autenticità e nell’equilibrio tra il paese e il paesaggio circostante.
Si respira aria buona e fresca, mai troppo calda in estate, pungente in inverno.
Il sole illumina il paese soprattutto in estate e in primavera, meno in inverno, quando i camini cominciano a fumare già dal primo pomeriggio.
La maggior parte degli abitanti lavora in paese, tanti nella zona industriale di Giabbio, in un sistema a catena in cui ognuno gioca un ruolo importante per la buona riuscita del prodotto finito: articoli da taglio di prima qualità.
È interessante vedere un artigiano all’opera con incudine e martello o alla mola. Premana è un affascinante connubio tra territorio e insediamento umano.