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La bellezza sta nel ‘perdersi’ nelle viuzze e godersi l’atmosfera ferma nel tempo.
Il centro storico di Premana ha tanto da raccontare.
È caratterizzato da stradine strette (Strècc in premanese), spesso coperte da portici, interrotte da piccole piazze, ognuna delle quali, un tempo, era adibita a particolari funzioni.
La bellezza sta nel ‘perdersi’ nelle viuzze e godersi l’atmosfera ferma nel tempo.
Il centro storico è teatro di importanti riti, come il Corpus Domini o la cavalcata dei Tre Re, e di manifestazioni come Premana Rivive l’Antico.
Nei dintorni del centro storico Premana ospita numerose chiese, ricche di storia, affreschi e altari meriti di nota: la Chiesa Parrocchiale di San Dionigi, la Chiesa dell’Immacolata con affreschi del Tagliaferri, la Chiesa di Sant’Antonio, la Chiesa di San Rocco oggi adibita a teatro.
Qui era solito riunirsi il consiglio dei capifamiglia. La piazza è in pendenza proprio per ricreare l’effetto di un anfiteatro e rendere l’oratore visibile a tutta la platea.
E’ un luogo di incontro e di riti, in cui fa sosta la Cavalcata dei Tre Re per il canto: grazie all’acustica del luogo, quella della Piazza del Consiglio è una delle tappe più affascinanti della processione.
A pochi passi si trova il Ristorante Pizzeria La Peppa.
Zoche è il termine dialettale per indicare l’ampia cavità che si formava dagli scavi finalizzati all’estrazione della sabbia per le costruzioni. Attorno al ‘cratere’ sono state costruite abitazioni fondate su sottoportici ad arco. Un tempo, la zoche era sfruttata per la macellazione del maiale di ogni singola famiglia.
Alla Piazze, sopra la Zoche, c’era il forno in cui si cuoceva il pane di segale e la torta di latte, tipica premanese, mentre i ragazzi giocavano e le massaie chiacchieravano tra di loro. In occasione di Premana Rivive l’Antico, il vecchio forno viene rimesso in funzione.